IL GIGANTE E LE JANAS
L’installazione, nata durante le due settimane di residenza Tessere l’arte presso Ottovolante Sulcis, in Sardegna, trae ispirazione dalle leggende popolari della mitologia dell’isola di Sant’Antioco. Le Janas — fate dispettose — i Giganti e il santuario dei Tofet sono figure emblematiche del folklore locale, strettamente connesse ai riti funebri.
L’opera mette in dialogo forze opposte: caducità e permanenza, decadenza e cura. Un cavo metallico, recuperato come scarto dall’area portuale, traccia un segno nello spazio in contrasto con delicate presenze floreali, evidenziandone la fragilità. Attrito e leggerezza condividono la scena, in un sottile equilibrio tra tensione e armonia.
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IL GIGANTE E LE JANAS (The Giant and the Janas)
The installation, created during the two-week Tessere l’arte residency at Ottovolante Sulcis in Sardinia, draws inspiration from the popular legends of the island of Sant’Antioco. The Janas — mischievous fairies — the Giants, and the sanctuary of the Tophet are emblematic figures of local folklore, all closely tied to funerary rituals.
The work sets opposing forces in dialogue: transience and permanence, decay and care. A metal cable, salvaged from the port area, traces a line through space in contrast with delicate floral elements, bringing their fragility into focus. Friction and lightness share the same stage, balanced in a subtle tension between discord and harmony.
Il gigante e le Janas 2024, cavo di acciaio, fiori e semi - cm 80x200x200
Il gigante e le Janas, dettagli
Il gigante e le Janas, dettagli
Tofet (Requiem) 2024 - Fiori, metallo, tessuto e semi - cm 12x11x8
Janas, 2024 - fiori - cm 18x5x5
Ricami di pietra 2024 - Pietre locali, spugna marina, indumenti, tessuto in cotone - cm 18x40X30. Foto Francesco Gaviano